italodance?

Posted by ladyfinck On giovedì 30 dicembre 2010 0 commenti

lol, il titolo non c’entra nulla. sto ascoltando della stupidissima musica dance su youtube, giusto per assecondare una temporanea vena nostalgico trash. in questi giorni non faccio che rivangare. posti, persone, situazioni. ho cercato di recuperare un po’ di legami col passato ma sembra che in alcuni casi sia veramente impossibile.

continua a crucciarmi una situazione che non riesco a risolvere, sarebbe saggio lasciar perdere ormai, ma non è da me. ho la testa dura, perciò….. usare l’email non ha mai ucciso nessuno..no?  on a side note, ho pensato molto ad alcuni errori del passato e mi rendo conto di aver reagito molto male per paura di fronte ad una persona che aveva bisogno di comprensione. certo ho fatto bene ad agire come ho agito..ma non l’ho fatto per il suo bene ..non lo faccio mai per il bene degli altri. è stato solo istinto di autoconservazione, paura e diffidenza. mi fa però piacere constatare che anche se solo per via della data.. bhè, non tutto è andato perso. le strade si dividono, le cose succedono. ma in qualche modo ci si ritrova sempre o qua o là.  è la pia illusione di una certa continuità in un universo che fermo non sta mai. ne parlavo proprio oggi col mio migliore amico: il terrore di fronte al cambiamento è una condizione molto più comune di quanto si pensi. per me è un vero e proprio incubo, anche se mi comporto in maniera schizoide e a volte lo cerco. ma è illusorio, finto: quando me lo permetto è perchè tutto il resto è ben saldo. fermo. immobile.   d’altronde sono un toro… noi toro abbiamo bisogno di stabilità… il classico letame in cui cementare gli zoccoli XD

 

bah. mi mancano molti vecchi amici. sono anni che non li sento e ormai chissà che fine avranno fatto. manco su fb riesco a ripescarli. mi manca sentirmi parte di qualcosa che amo e non qualcosa che subisco passivamente perchè presa dalla foga di rivoluzionare ciò che mi sta sul cazzo. si perchè alla fine è questo. si comincia con le migliori intenzioni, si cerca di portare avanti qualcosa nel nome di qualcuno o come..premio di consolazione..e alla fine ci si ritrova lì a dire ma chi me l’ha fatto fare e piangere di nostalgia perchè si… il lavoro ti piace…ma vorresti farlo nel tuo vecchio ufficio scadente in mezzo alle scartoffie in colombia. e non alla sede di pinciopicciotti in via dei mortaretti a blblabla-italia.

 

mi rendo conto di essere cambiata in moltissime cose. oggi mentre preparavo la valigia ho ripreso in mano i miei vecchi diari delle scuole superiori. son passati 12 anni. com’ero diversa. allora pensavo di aver capito tutto: ovviamente non avevo capito un cazzo…ma era bello foggiarsi di una conoscenza divina ispirata da chissà quale lampadina alogena ficcata in testa. oggi, col senno di poi, mi rendo conto del vero significato di molte, troppe cose. e mi domando perchè. un senso di vuoto sostituisce il brividino di piacere che di solito senti quando ti metti a spulciare le vecchie cose: mi è sembrato di avere di fronte un’altra persona. e di fatto era così. con mille casini mentali e non, ma diversi di quelli che ho ora. e se mi sembravano insormontabili.. bhè adesso da un lato capisco perchè e dall’altro rido amaramente…perchè ad essere insormontabile a volte è il peso di quello che li ha generati.

ripenso a come era tutto più facile e meno complicato quando ragionavo in maniera… “straniera”. conoscevo una persona, conoscevo i suoi amici, si faceva o non si faceva un gruppo? e chi lo sa, chi ci ha mai pensato. chi ha mai manco passato mezzo secondo a considerare l’esistenza del concetto gruppo? o di quello di “compagnia” ? o di quello di “intromissione”? o di “gelosia”? o di “drama”? sono tutti termini che non avevo mai nemmeno tenuto in considerazione prima di un certo periodo. e se per un verso sono cresciuta e migliorata tanto.. in questo c’è stato un regresso che mi da veramente tanto fastidio. sono emotivamente rinata, di sicuro. ma le conseguenze.. ovvero tutte queste seghe mentali sul concetto di relazione che mi hanno spinta per anni a considerare la forma invece della sostanza.. bhè le vorrei gettare in una fossa e seppellire insieme ai ricordi, quelli brutti, quelli che quando mi tornano in mente mi fanno desiderare di prendere un treno e confessare tutto il bene e tutto il male che ho dentro.

in sostanza… voglio solo lasciarmi il marcio alle spalle. voglio ritornare a guardare in avanti, voglio dare una spinta agli zoccoli e fare un passo. voglio alzarmi da quello stramaledetto ponte e camminare. lo sto facendo, ogni tanto metto il piede in falla ma.. la verità è che attraverso uno dei periodi più bui della mia vita.. ho visto finire alcune cose..ma anche cominciare finalmente a scorrere la mia bobina, mentre prima andavano in onda solo le puntate degli altri.

oggi sono sceneggiatrice, regista, costumista, scenografa, truccatrice, rumorista, addetta al montaggio e attrice della mia vita.

e sono felice che in questa vita ci siano persone che sappiano apprezzare tutto questo.

e le altre?

e sticazzi!!!!!!

 

V.

bah humbug

Posted by ladyfinck On martedì 14 dicembre 2010 0 commenti


hahaha erano anni che non usavo questa espressione. me la insegnò una vecchia amica gallese, il dialetto del galles è una cosa assolutamente incomprensibile.. ma divertente XD



 



che dire. ho sonno. possibile? sono letteralmente caduta in coma ieri sera, e di nuovo stanotte. per un totale di 16 ore di sonno quasi ininterrotto. se fosse per me me ne entrerei in letargo fino a giugno ma purtroppo non si può, mi dicono dalla regia. quindi mi tocca sopportare sto schifo di freddo e gelo. ne ho le scatole piene di svegliarmi che è già buio e vivere nel silenzio fino a chissà quando. ne ho veramente le scatole piene. natale? lo sento ancora meno degli anni scorsi. è solo un giorno come un altro solo che tutti fanno finta di volersi meno male del solito.



stanotte pensavo mentre dormivo, sembra assurdo ma riesco a farlo. e pensavo male, malissimo. della serie ora me ne vado, mollo tutto e tutti e me ne vado. dove non si sa ma l’importante è lontano. non sto bene ed è ironico che a notarlo sia stata una sola persona, che praticamente non mi vede mai. forse per questo. chi lo sa.



so solo che la rabbia che ho dentro non accenna a spegnersi nonostante i tentativi e avrei voglia di scoppiare. ma poi che mi resta? un pugno di cenere. chi lo sa.



 



per il momento tiro avanti, è questo che ti insegnano a fare no? ah già, ho un ennesima cazzata online.



http://ladyfinck.tumblr.com/  . prima o poi mi deciderò ad aggiornare anche i link qua sopra, ma non so se ne vale la pena. sto pensando di tornare a livejournal , friends only. mi scoccia solo che non ci sia nessuno la sopra.tutto un mondo di persone perse nell’etere. che tristezza.



 



basta. basta basta basta.



 



silenzio? mavaffancuore, è ora di finirla.



 



V.


e mò?

Posted by ladyfinck On sabato 4 dicembre 2010 0 commenti

sono le quattro e mezza, dovrei dormire, ma non ci riesco. as usual.

giorni fa volevo scrivere un lungo post per dire a diverse persone quanto avessero cmq significato nella mia vita, anche se non l’avevo mai dato a vedere o non se lo aspetterebbe mai nessuno. ma mi pare inutile. un po’ come una specie di stupido testamento per una morte che manco è avvenuta. non sono solita fare queste sboronate per chiudere una pagina ed aprirne un’altra.. non ce n’è veramente bisogno.
rimane il fatto che molti esseri viventi non sanno e non sapranno mai che ruolo hanno avuto dentro ed intorno a me.. e questo forse è un po’ triste.. no? perciò vorrei riassumere tutto in un *grazie* generale, per tutti quelli che c’erano e non c’erano, nei secoli dei secoli amen.

 

oggi rivedevo molte fotografie della mia città (sono piemontese ma ormai considero Bologna come mia città, fanculo alla prov. di novara..)e di nuovo, improvvisa come un fulmine, ho sentito quella fitta di nostalgia che mi urlava “vai prendi un autobus a caso e perditici dentro. scoprirai cose nuove” ed è vero. gran parte delle volte che lo faccio mi ritrovo ad ammirare nuovi scorci, nuove vie, nuovi edifici.. e sempre con un significato a volte nemmeno tanto recondito.
voglio tornarci. voglio risentire quella sensazione di “casa”. purtroppo in inverno è mille volte più debole che in estate ma… ci provo. sempre meglio che vegetare nel letto come ho fatto fin’ora.

 

di nuovo quella stupida sensazione. di nuovo quel gozzo in gola. c’è tanto che deve uscire ma non so come , con che parole, in che modo. quando. perchè. COSA.

perciò finisco qua, e provo a dormire.

in fondo, domani è un altro TRENO.

 

V.

dimenticarsi il proprio nome?

Posted by ladyfinck On mercoledì 1 dicembre 2010 0 commenti

A volte mi dimentico qualsiasi cosa. anche quelle importanti. Anche quelle che per gli altri sono importanti… non ho proprio memoria per i discorsi o le persone. Perfino i film, ne vedo così tanti che oramai per rimanermi impressi devono significare davvero tanto.. altrimenti a distanza di mesi comincio a rivedermi alcune scene e son lì a pensare “ ma chissà che film era…” . Ci pensavo oggi in macchina, mentre progettavo la quantità di sacchi della monnezza che servirebbero per far sparire molta roba inutile da questa stanza: io la tengo perchè altrimenti dimentico.  Dimentico tutto quanto, quindi tengo “prove” tangibili, in modo da potermi permettere il lusso dell’amnesia. Amnesia forse è un termine troppo forte ma alla fine questo è.

Spesso mi si ricordano cose, frasi, discorsi, cose…. che ho detto fatto o riferito. E io cado letteralmente dalle nuvole perchè… sono ben poche quelle che effettivamente mi ricordo:non do peso al 90% delle conversazioni, quel dieci che rimane indelebile nella mente… beh… è importante a livelli davvero spaventosi.

Forse non ho vie di mezzo manco in questo senso. Tanto per cambiare. Bianco o nero. Nero o bianco.

Volevo scrivervi una lettera. Spiegare come mai … di tante cose. Lasciare una parola per ognuno di voi, ma la realtà è che stanotte sto male, non riesco nemmeno a stendermi sul letto per quanto male ho.. e quindi mollo tutto qua. Nella speranza che domani vada meglio.. e sia in grado di scrivere quello che volevo.

 

V.