segreti

Posted by ladyfinck On sabato 29 ottobre 2011 0 commenti

mi basta la voce. poche parole. segrete. così segrete che ci vuole coraggio a dirle.



tanto rumore per nulla!





V.

seriamente.

Posted by ladyfinck On venerdì 21 ottobre 2011 1 commenti

non ci voglio tornare a casa. non ci penso proprio. non voglio tapparmi in quel buco folle senza un cavolo di fuga per la sopravvivenza, in mezzo al nulla e all'isteria iraconda.

non voglio non voglio non voglio.

e poi con questo laptop che ha pure preso il brutto vizio di spegnersi o impallarsi così senza ragione!?!?



no no no.





ma.



il rovescio della medaglia, come sempre, è che salendo posso vedervi.

e allora che fare?

beh.

vale ben la pena di sopportare un po' di ansia rogne drama e qualsivoglia altra stronzata, pur di.



perchè non voglio nemmeno pensare a quel posto. ma non vedo l'ora di vedere qualcuno.





essere o non essere? questo è il dilemma!



on a side note: basta con le lagnanze del cazzo anche qua su splinder. ora cerco il tasto *blocca*.

 la mia anima non è in vendita non è catturabile e nient'altro di simile.

quindi prima che mi venga veramente voglia di prendere provvedimenti... ARIA.



a volte mi chiedo

Posted by ladyfinck On lunedì 17 ottobre 2011 0 commenti

e i matti me li becco tutti io.

ora per onore della cronaca ricevo una mail in cui mi si invita gentilmente a leggere un blog bdsm.  a me non piace, se devo essere sincera l'ho sempre trovato noioso.. e vorrei capire com'è che la gente su splinder pensa di potermi interessare spammandomi tali scemenze.



ma i profili non li leggete mai?

a tal proposito, l'elenco di parole chiave con cui si arriva qua da il benvenuto al nuovo "piattole che muoiono nella sauna" e "facebookfacebook" (che pare il titolo di una canzone di lady gaga).



mah.





fatto sta che sono ancora qua a fantasticare ad occhi aperti. e tutto ciò mi fa solo male.



V.

il gelo

Posted by ladyfinck On 2 commenti


il gelo è arrivato, in molti sensi.

in troppi troppi sensi.




oggi ho attraversato pezzi di ghiaccio grossi come l'alaska, senza nemmeno muovermi dalla sedia. e non in senso buono.



non trovo un senso in tante, troppe cose. non capisco e non riuscirò forse mai a capire.

ho dei grossi, grossissimi limiti.

non c'è altro da aggiungere credo.



sono le piccolissime cose che ti fanno capire quanto alla fine si sia disposti a fare per convivere in un modo decente col resto del mondo. e sono le piccole cose che ti fanno capire quanto poco conti, alla fine, nonostante tutto.





siamo tutti, inevitabilmente, delle persone schifose.

non mi escludo. non credo di avere un solo singolo neurone senziente. se così fosse avrei evitato così tanti errori che ho perso il conto.



prima mi è stato chiesto "perchè? è colpa tua, questo devi ammetterlo". si è vero. è colpa mia. perchè? perchè.. non ho giustificazioni. non ne ho proprio.

non posso fare altro che prendere atto della frittata e cercare di cambiare ma .. certe cose non riesco a farle sparire. sono parte di me, come posso rinunciarci?



non so più dove sbattere la testa.

o forse l'ho sbattuta così tanto che quel poco di senso che mi era rimasto è andato a farsi definitivamente fottere.



la cosa che più mi fa venire i nervi è che leggerete in tanti queste frasi .. e non ci capirete un cazzo. come sempre. è abbastanza demoralizzante non avere nessuno in grado di capire, senza giudicare, quello che sento.

anzi mi correggo. uno specchio esiste.





non voglio tornare sui miei passi, non voglio essere una delusione ancora più grande. già ci siete voi a fare da esempio, almeno io mi devo salvare. non posso permettermi di rifare gli stessi errori. reiterati. da tutta una vita.



eppure continuo imperterrita. come in un macabro gioco a chi si fa più male.. se io o me.



non so, forse vincerà veronica. o magari vero. o magari ancora me stessa.



sono giorni che non riesco a sorridere se non per circostanza. e va peggio, va sempre peggio.ho bisogno di qualcuno. e quel qualcuno non c'è.

non mi diverto più.







V.





l'inafferrabile essenza del mattino

Posted by ladyfinck On giovedì 13 ottobre 2011 0 commenti

alle nove del mattino in genere le persone si alzano lavorano studiano vanno a scuola.

io in genere vado a dormire o sono a dormire.

oggi invece ero ancora - si ancora- sveglia e quindi, tanto per anticipare i tempi, sono uscita di casa a fare un paio di commissioni.

tutti sembravano grottescamente gentili.

la signora del tabaccaio "la servi tu la signora? ah anzi scusi la signorina"  grazie per la precisazione, ci tengo a non essere scambiata per una vecchia babbiona di 50 anni con 4 figli e un marito alcolizzato.

poi la gente per strada,  una signora con una bicicletta con cestino, il cestino puntellato di  ciappi.

a bologna i ciappi sono le mollette dei panni, un bene di inestimabile valore direbbe una mia vecchia amica.. ma è una lunga storia e la racconterò un'altra volta.

al supermercatino di quartiere c'era un profumo di cibo una volta tanto non avariato o marcio.

e le cassiere lavoravano invece di limarsi le unghie mentre lo spazietto vitale fra i banchi e le casse si riempie di clienti spazientiti in doppia fila contromano con triplo salto mortale e avvitamento di carrelli borse e carrellini.

tutti vivi e pimpanti mentre l'aria frescolina mi puntinava addosso in microscopiche goccioline di nebbia.

si siamo quasi a novembre ormai. fa caldo per essere autunno inoltrato, ma non mi lamento. fra poco arriveremo alle solite temperature polari e io sbroccherò del tutto ricordandomi delle canotte, della crema solare e del profumo di mare misto ad erba bruciata che si sente aprendo la finestra.

avrei voluto allungare il giretto e fare un salto nella mia zona del cuore, dove ancora troneggia la mia casa preferita.. in vendita da una vita. aah se solo avessi i soldi.

ma per una che ancora deve dormire da ieri, considerando anche che lo farà fra la luce e il rumore del mondo che rotola di ora in ora, mi è sembrato più saggio lasciar perdere.



in fondo devo alzarmi e colorare i capelli, prima di tuffarmi nelle ennesime avventure di una serata che si prospetta colma di fumo, sigarette e strongbow.



si perchè ho trovato l'infame sidro inglese anche qua. che buono. uno dei pochi ricordi piacevoli di un luogo che non sento più tanto mio.



ho voglia di tornare a parigi. mi manca tantissimo.

ma, ahimè, non hanno ancora inventato una bacchetta magica crea soldi.



quindi mi estinguo sotto al tepore sudaticcio del piumone, sperando di addormentarmi mentre mi accingo a guardare l'ennesima cazzata horror. sono indecisa fra un po' di film... chissà chissà.



a presto.

alla fine non sono poi tanto di cattivo umore, anche se ho paura per una cosa. per tante, ma al momento una è più imminente.



c'est la vie.



V.



questione di piume

Posted by ladyfinck On domenica 9 ottobre 2011 0 commenti

Oggi ho dovuto eliminare il mio caro coprilettino estivo color sabbia e mettere il piumone. Il PIUMONE rendiamoci conto. E' in questi momenti che ti rendi conto del tempo che passa, mentre tutto comincia a caderti intorno. Che siano foglie, panchine, sogni o persone. Mi resta in bocca il sapore sempre più amaro dei non detti, non fatti, non avuti.

Mi resta in bocca il sapore dei ricordi che si allontanano sempre di più. Sei lì che vivi un momento prezioso e un minuto dopo sono già passati *mesi*. La verità è che il senso di spaesamento che mi ha presa da più di un anno.. non passa. Non solo non passa, sta mutando. Cerco invano un qualcosa da definire "casa", una persona da poter chiamare "casa", un luogo da poter chiamare "casa", una casa da poter chiamare "casa"..ma non c'è.

Non c'è niente che mi faccia sentire abbastanza libera e tuttavia abbastanza tranquilla e a mio agio.

Forse è colpa mia, non mi va mai bene niente. Mi stufo. Sono intollerante.



Non lo so, so che sono stufa di lottare invano contro un mulino che non vuole smettere di ruotare al contrario nonostante non ne abbia assolutamente motivo. So che sono stufa di sopportare cose che non vorrei sopportare, pensando che "prima o poi" qualcosa di buono ne verrà. So che non so più di cosa o chi fidarmi. Cerco di andarmene, di camminare per la mia strada, cerco di tornare la persona "che era sicura di tutto o almeno lo sembrava, che infondeva forza e non si lasciava fermare da nulla" ma la verità è che non lo ero. Ero solo una ragazzina incazzata col mondo intero, menefreghista e supponente, che usava queste "qualità" per staccarsi quel tanto da sembrare invincibile, dato che in realtà non lo era per niente.



Ora vorrei avere la stessa forza, ma non voglio perdere di nuovo la mia anima. Eppure sento che sta succedendo, che sto di nuovo imboccando quella strada. Che sto tornando ad avervi tutti sul cazzo perchè così è più facile girare i tacchi e cancellarvi dalla mia vita.

E' sbagliato ed è totalmente schizofrenico perchè allo stesso tempo mi vengono le crisi di panico ed ansia se mi ritrovo totalmente sola.. senza i miei tesori.



Cosa mi succede?

Ho voglia di tradurre tutto questo ma qualcosa mi ferma. Voglio tornare ad esprimere me stessa senza catene. Ma non posso farlo perchè, alla fine, di quelle catene ho bisogno. PEr restare ancorata al reale. Per non scivolare di nuovo in quell'inferno. Per non tornare a vagare come un'anima persa lungo i corridoi di una mente che non ha limiti. Soprattutto nel farmi del male.


I start to search all the dark places that I have found,

All the deep creases in my mind that are torn up somehow.




I want to keep the pace,

I want to figure it out,

I've got to do it this way,

If I don't, everything's lost.



Have you ever really noticed the blanket of shame, from the torment and pain?

That you realise that no one's ever been there.

Have you ever looked at the violence you hide, all the drowning inside,

You can't escape, it's always been there.




Consumed by hatred in my mind there is no letting go,

It eats me up, there's no way out, I've got to make it so.




I want to keep the pace,

I want to figure it out,

I've got to do it this way

If I don't, everything's lost.



Have you ever really noticed the blanket of shame, from the torment and pain?

That you realise that no one's ever been there.

Have you ever looked at the violence you hide, always running inside,

You can't escape, it's always been there.




Close my eyes, I go to sleep,

He's always there, I start to weep. [X8]



Have you ever really noticed the blanket of shame, from the torment and pain?

That you realise that no one's ever been there,

Have you ever looked at the violence you hide, always running inside,

You can't escape, it's always been there
.


KORN - Silent Hill Downpour OST


Lettera ad una persona che non esiste.

Posted by ladyfinck On sabato 1 ottobre 2011 0 commenti



Oggi, come tante altre volte, riguardavo l'orologio e pensavo che è passato tanto tempo, troppo tempo, da quando ci siamo parlati l'ultima volta. A volte è di te che vorrei aver bisogno, sarebbe tutto più stupidamente facile.. perchè in fondo non esisti.

Sono felice che finalmente abbia avuto il coraggio di farti conoscere un pelo di più..ma rimane il sapore dell'incertezza in qualsiasi cosa tu faccia o pensi.

Vorrei incrociarti di nuovo per caso che non è un caso, vederti lì di fronte a ridere delle mie disgrazie facendomi il solletico con una rosa per poi dirmi che boh.. in fondo sugli alberi delle foreste amazzoniche le api caraibiche suonano il saxofono.

Tu sei ancora capace di sognare, vero? A volte mi chiedo se sia un bene o un male. In fondo non siamo così tanto diversi. Forse è questo che ci frega tutti quanti.

Non mi interessa sapere chi sei cosa fai dove sei perchè e con chi. Vorrei solo che facessi capolino, adesso più del solito, facendomi i soliti scherzi. E mi dicessi che boh.. in fondo sei felice.

MA è impossibile.



Ogni volta che posto la tua canzone tu magicamente compari. Non ho ancora capito come fai. La verità è che sono stata molte volte sul punto di lanciarti il segnale ..ma mi è mancato il coraggio. Ora come ora invece, servirebbe proprio.



E non posso far altro che osservare il visino di porcellana, sperando che in qualche modo il messaggio ti arrivi.



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Mi sento a terra. Non so se quello che sto facendo ha senso. E' come se fossi ferma in stallo. Quello che provo è come un fiume in piena che va a sbattere contro una diga spessa venticinquemila metri, con pareti rinforzate e una grossa trollface disegnata sopra.



"Dovresti lasciar perdere ma chi te lo fa fare" .. eh. La mia logica si è persa. Se mai ne ho avuta una.





E allora ...











Non so più cosa dire.

So solo che sono stanca .. perchè mi sembra di essere ferma in un blocco di cemento. Non posso tornare indietro, ma non vado nemmeno avanti. Riuscirò mai a farmi strada?



Ho paura.